Amarsi a Verona

R. C. Unison

Sfumature d'amore

Amarsi a Verona. Un romanzo di R. C. Unison

Un libro è un compagno fedele. Una frase banale? Non credo. In questo periodo, più che mai, la compagnia di un libro può aiutare a non sentirsi soli, a fare nuove amicizie, a conoscere storie e luoghi che magari desideravamo da tempo scoprire.

Amarsi a Verona è stato il mio fedele compagno da comodino e la lettura serale, leggera e profonda al tempo stesso, prima di entrare nel mondo dei sogni.

Il titolo è già una chiave d'accesso significativa all'opera; evidenzia i due temi chiave: l'amore e la città dell'amore, Verona.

Al centro della trama c'è l'amore in tutte le sue sfumature: l'amore per il prossimo, per la propria famiglia, per la propria città, per la vita. E ancora si racconta l'amore sentimentale, appassionato, incondizionato, coraggioso... 

È davvero difficile non riuscire a rispecchiarsi in almeno una
delle diverse forme d'amore narrate!


L'incipit in medias res introduce da subito la protagonista femminile, Carlotta. Sta tornando a Verona dalla madre malata e dai suoi fratelli Federico e Filippo. È sull'ennesimo treno della sua vita, quello che le permette di fuggire e tornare da Verona e di raggiungere il padre a Ginevra.

Anche Patrick viaggia: da Ginevra a Losanna per studiare architettura, fino ad Amsterdam per fuggire da un amore burrascoso e dedicarsi alla carriera da sempre sognata.

Se i due protagonisti si muovono tra la Svizzera e l'Olanda, è a Verona che si fermano. Questa è la città che fa da cornice al loro incontro, come in Shakespeare lo fu per Romeo e Giulietta.

Il loro vissuto li porta a non riconoscere subito nell'altro una possibilità di cambiare il loro percorso di vita. Le circostanze li faranno incontrare e dialogando impareranno ad amare.

Le loro storie si intrecciano a quelle degli altri personaggi. A una prima impressione ho creduto fosse un limite la presenza di tante figure e altrettanti filoni narrativi, tuttavia riflettendoci ho compreso come in realtà fosse proprio questo lo scopo del romanzo.

Patrick e Carlotta non sono mai soli sulla scena, ma sono accompagnati dalle storie degli altri personaggi. La loro vicenda ci insegna che l'amore non è narcisista, ma è un donare e un donarsi agli altri.

Dalle prime righe il romanzo presenta una scrittura semplice e chiara che invita a proseguire nella lettura. La pagine a seguire hanno confermato la mia impressione iniziale di un libro scorrevole e ben scritto, che invita il lettore ad accompagnare Carlotta e Patrick nel loro viaggio.

Ho apprezzato la scelta di far parlare i personaggi. Il dialogo è uno strumento che, se bene utilizzato, conferisce alla narrazione un'autonomia quasi vitale. Il romanzo ha i toni di una commedia romantica, che ho immaginato spesso nella veste di una rappresentazione teatrale. Del resto Verona è anche la sede di un anfiteatro famoso in tutto il mondo!

Questo romanzo è un viaggio nell'Amore e nella sua città, che fu galeotta anche per me! A volte si lasciano i ricordi in un cassetto finché non arriva un romanzo a riaprirlo, allora comprendi che è stata la lettura giusta, capitata nel momento giusto. Lo sarà anche per voi?

Buona lettura,

Chiara Pompeo

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