La scalata del Decameron
Umana cosa è aver compassione degli afflitti
La più grande rappresentazione letteraria della realtà umana è un'opera del '300: il Decameron. Una raccolta di 100 novelle più 1 (la novella delle papere nell'introduzione alla quarta giornata), raccontate in 10 giornate da 7 donne e 3 giovani uomini riunitisi in un'allegra brigata con l'intento di fuggire dall'abbrutimento (morale) della peste. 
100 novelle, 100 casi umani, 100 sfumature d'amore, fortuna, beffa, ingegno. Ciò che stupisce è l'estrema modernità con cui il Boccaccio riesce a cogliere l'intero dato del reale, dando vita ad un'opera sconfinata, che non incasella la realtà ma la osserva in tutte le sue contraddizioni.
Una girandola di colori prende forma tra due poli estremi:
-  la prima novella della prima giornata: la novella di Ser Ciappelletto
Ser Ciappelletto è il peggior uomo che fosse mai nato e rappresenta il massimo esempio dei vizi umani: va dietro alle donne come i cani vanno dietro ai bastoni, beve a dismisura, ha una passione sfrenata per le liti e appena ne ha l'occasione mette l'uno contro l'altro amici amanti o famigliari, se potesse uccidere un uomo lo farebbe ben volentieri, non fa mai l'elemosina, ruba, odia la chiesa e i devoti, non si è mai confessato... eppure in punto di morte, con una falsa confessione, la sua vicenda conosce uno stravolgimento: muore con la fama di santo. Conoscete voi dunque un uomo peggiore di Ser Ciappelletto?
-  l'ultima novella dell'ultima giornata: la novella di Griselda
 
Griselda è l'esempio di massime virtù muliebri, che anche nei confronti di un marito (il marchese di Sanluzzo) dalla matta bestialità mantiene un atteggiamento di rispetto e rassegnazione, sempre obbediente ed impassibile alle crudeltà a cui è sottoposta. Chi di voi lettori accetterebbe mai l'uccisione dei proprio figli? Proprio questa sua impassibilità stupisce il lettore del Decameron e la critica, che arriva a definire Griselda come una figura enigmatica. Il primo critico di questa novella fu Petrarca, che ne elaborò una versione agiografica. La nostra critica mira invece a definire la novella ultima della decima giornata come l'apice di un climax ascendente che trova la sua partenza dalla figura di Ser Ciappelletto. Vediamo in che modo:
i ragazzi della brigata fuggono da Firenze un mercoledì mattina, su spinta di Pampinea. La loro è una fuga dalla terribile peste del 1348 che ha portato confusione nella città, dominata dall'anarchia, dall'ammassamento dei corpi dei morti gli uni sugli altri, dal puzzo, dall'abbrutimento fisico e morale delle donne, dei padri e delle madri che provano schifo per i propri figli... Una città priva di regole del buon vivere. E' questa la Firenze di quel secolo da cui i giovani della brigata decidono di fuggire. Portano se stessi, la propria servitù, le novelle e nuove regole del buon vivere nel contado. Lì trascorrono due settimane, narrando di giorno in giorno novelle di varia lunghezza, più o meno serie, più o meno licenziose, che si configurano come lo specchio del reale. L'amore per esempio non è osservato, e quindi narrato, da un solo punto di vista. Non è solo l'amore coniugale, tra due. E' l'amore a tre. E' il tradimento. E' la gelosia. E' la beffa delle mogli ai mariti. E' l'amore calato nel reale, ricco di colori e di sfumature. Dopo essersi immersi in questa girandola di colori, dopo aver donato nuova vita alla città di morti tornano a Firenze.
Insomma, il viaggio (catartico) dei dieci novellatori inizia da Firenze e termina da dove è cominciato, rispettando quindi un andamento circolare. Con la novella di Griselda si conclude il loro ritiro nel contado. Griselda è il loro punto di approdo. Le 100 novelle sono state per loro, e per noi lettori, una vera e propria scalata. Giunti in cima hanno trovato Griselda, il massimo esempio di virtù. Da questo eccezionale esempio conclusivo possono ora ripartire, con la consapevolezza di aver ristabilito un ordine andato perso. 
Da questo eccezionale esempio finale possiamo noi, cari lettori del Boccaccio, ripartire con nuove letture. 
A presto con un nuovo articolo!
Chiara