R.C. Unison
Quattro storie per crescere. Tra poesia e acquerello
Favole in rima per accompagnarsi nella crescita
In questo periodo così difficile, che ci costringe a casa, ho deciso di impegnare il mio tempo in un tuffo nei ricordi. Ho scelto di tornare bambina, o meglio ancora riscoprire la bambina che è in me.
Tra vecchie fotografie e giochi da tavolo degli anni '90, ho recuperato anche delle letture d'infanzia. Con piacevole stupore, mi sono accorta di ricordare alla perfezione personaggi e luoghi che mi hanno accompagnato durante la crescita.
Noi siamo il frutto delle storie che leggevamo, o ci leggevano, nella nostra infanzia. I rapporti di vita e di amicizia, la personalità e il bagaglio emotivo sono inevitabilmente forgiati sul nostro background di lettori.
In questo senso la lettura va alimentata sin da bambini. In qualità di genitori o educatori siamo pertanto chiamati a incentivare quest'attività: i nostri piccoli, un giorno, ce ne saranno riconoscenti!
Così oggi vi presento quattro favole, in rima baciata e con disegni ad acquerello, che hanno donato un tocco di colore e di luce a questi giorni scuri.
Storia di Rugatar Tivù. Tartaruga magica con la pancia blu
La storia di Rugatar Tivù mi ha fatto sorridere e riflettere al tempo stesso!
In effetti già solo il titolo non lascia indifferenti: da subito si instaura un rapporto di solidarietà e compartecipazione con le ipotetiche avventure di questa "tartaruga magica con la pancia blu".
La sua caratteristica pancia blu, inoltre, fissa nell'immaginario un primo elemento cromatico, che la rende da subito riconoscibile e amica. La scala cromatica poi si estende e intensifica nel corso della narrazione, anche per merito dei disegni ad acquerello che corredano il volume.
Un tale tripudio di colori, accompagnato alla narrazione della sua vicenda - inevitabilmente segnata da un evento scatenante, che lascerò a voi lettori il piacere di scoprire - non può non suscitare sorrisi e alimentare interesse.
Tanto più che vi è un mistero da risolvere: perché sulla pancia di Rugatar Tivù sono comparse strane immagini? Che cosa simboleggiano?
È qui che si apre lo spazio della riflessione! Le tematiche in gioco sono essenzialmente due:
- Il rapporto natura/tecnologia. In che misura l'uomo ha trasformato il mondo beato della natura? Cosa comporta l'introduzione di nuovi mezzi di comunicazione?
- Il valore della lentezza. Ritenuto spesso un difetto, l'andamento lento della tartaruga è invece in tutto e per tutto un pregio: determina infatti la capacità di osservare meglio la realtà... Proprio quella capacità di osservazione che un bambino, alle prime armi con la sua esperienza del mondo, ha il diritto di apprendere.
Storia di Farfallina verso il fiore di Lillà
A presentarci la storia di Farfallina, reclamandone la veridicità, è Rugatar Tivù, ormai nostra amica.
Anche Farfallina ha il suo tono cromatico dominante: il giallo. Attraverso questa macchia di colore Farfallina s'impone nell'immaginario fantastico del bambino, che poco dopo andrà arricchendosi di nuovi toni, tra cui il violaceo del lillà.
Meritano infatti una lettura a sé le stesse tavole pittoriche frapposte ai versi: esse non sono meno importanti della narrazione, anzi! Educano alla sensibilità, alla variazione cromatica e alle emozioni.
Obiettivi educativi potenziati inoltre da una narrazione in poesia: la vicenda di Farfallina è riportata da versi a rima baciata, facilmente memorizzabili.
Storia di Blurosa. Lucciola dispettosa
Il ciclo di Rugatar Tivù si completa con altre due storie aventi per protagonista una lucciola di nome Blurosa, che da dispettosa diviene generosa. Come tutti i bambini, anche Blurosa ama fare i dispetti: con la sua luce intensa disturba il sonno di chi dorme beato. Per fortuna c'è la saggia Lucciola Ginestro a farsi portavoce dell'educazione di Blurosa alla generosità.
Ebbene sì, alla generosità, alle emozioni e ai valori occorre essere "educati", un termine bellissimo derivante dal latino "ex-ducere", che significa "trar fuori ciò che si è". In questo genitori, educatori e adulti in generale hanno una responsabilità fondamentale: non lasciar soli i piccoli, ma guidarli nella crescita.
Storia di Blurosa. Lucciola che diventa generosa
Blurosa ha modo di mettere in pratica l'insegnamento ricevuto quando mamma Chioccia le si rivolge per ritrovare il suo pulcino. È notte e c'è bisogno di tanta luce per avviare le ricerche; chi meglio di una lucciola può fornire luce? E chi meglio di tante lucciole insieme può fornire tanta luce?
Quest'ultima favola, alla cui base vi sono i principi di cooperazione, altruismo e generosità, ci insegna che...
Sono favole dalla morale evidente, che pur lasciano spazio a diversi livelli interpretativi: c'è il tema del buio in rapporto alla luce, della solitudine in relazione alla compagnia, dell'egoismo in contrapposizione all'altruismo... Il tutto espresso attraverso una tecnica scrittoria che favorisce il lavoro della memoria e la pratica d'interiorizzazione. Una lettura piacevole, consigliata dai tre anni su e a chiunque ricerchi una luce di serenità.
Con la luce di Blurosa vi lascio alla lettura di queste quattro favole per crescere, certa che potranno donare un po' di serenità in questi giorni bui. Non smettete mai di ricercare occasioni di luce! Buona lettura!
Chiara
L'autrice: R.C. Unison
Nonostante la vita l'abbia portata a lavorare in ambito amministrativo, la passione per la lettura non è mai venuta meno; ha anzi alimentato anche la fiamma della scrittura, al cui esercizio l'autrice ha unito un certo talento naturale del dipingere.
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